Ho cominciato questa settimana dando uno sguardo al programma di Smart city exhibition e con la lettura de La società dei dati.
Quest’autunno ha gettato solo ombre su un modello di amministrazione pubblica che va profondamente ripensato (1) e, probabilmente, sarà sorpassato (2) da una cittadinanza matura e piena di inventiva.
I due video trovati su TED, a mio avviso sono perfetti per approfondire i due punti:
In particolare, ecco le parole di Beth Noveck che più mi hanno colpito, riassumibili in questa frase : «the urgent need we have to redesign the flow of our institutions».
Ecco il nodo della questione. I governi esistono per incanalare il flusso di due cose, valori e competenze, da e verso il governo. e da e verso i cittadini al fine nel prendere decisioni. Tuttavia, il modo in cui le nostre istituzioni sono progettate, nel nostro modello centralizzato tipico del 18° secolo, il flusso di valore si incanala attraverso il voto, una volta ogni 4 anni, una volta ogni 2 anni, nel migliore dei casi, una volta all’anno. È un modo piuttosto sottile ed anemico, per esprimere i nostri valori, in questa epoca di social media. Oggi abbiamo tecnologie che ci consentono di esprimere ampiamente noi stessi, forse un po’ troppo.
Da alcuni anni gli scienziati studiano il fenomeno che viene spesso descritto come flusso, che la struttura dei nostri sistemi, che siano naturali o sociali, incanali il flusso di qualunque cosa li attraversi. Un fiume è progettato per incanalare il flusso dell’acqua, il fulmine che esce dalla nuvola incanala il flusso di elettricità e una foglia è progettata per incanalare il flusso dei nutrienti verso l’albero, talvolta dovendo anche aggirare un ostacolo, ma riuscendo a portare quel flusso di nutrienti. Lo stesso si può dire dei nostri sistemi sociali, dei nostri sistemi di governo, in cui perlomeno, il flusso ci propone una corretta metafora per la comprensione del problema, di ciò che veramente non funziona, e del bisogno urgente che abbiamo, che sentiamo tutti oggi, di riprogettare il flusso delle nostre istituzioni.
Se il discorso di Noveck, ex vice CTO alla Casa Bianca, può sembrare di alto livello, Jennifer Pahlka è la fondatrice e direttore esecutivo di Code for America e «una grande comunità di persone che sta creando gli strumenti di cui abbiamo bisogno per fare le cose insieme efficacemente».
Mi pare lo spirito giusto per cominciare questa stagione e per partecipare alla prossima Global jam, che dovrebbe esserci a novembre.