L’arrivo è stato fantastico, Valencia alle 2 di notte è una meraviglia di luci ed architetture. E di ragazzi che sgasano in motorino tagliando la strada al tuo Fiat Qubo. Magari domani saranno con te al MotoGp.
Anche l’alba non è male! Sono arrivato al Paddock molto presto, con José Verdù di Daily Motos.com, el primero diario digital del motociclismo, qui in Spagna. Fra poco tornerà con delle splendide foto delle prove libere e del batetsimo di Qubo che ci ha portato dall’albergo a qui.
Qualche foto fatta da me.
Quelle splendide di Fiat on the web.
E quelle eccezionali di José di DailyMotos.com
Per la diretta, come sempre quest’anno twitter.com/fiatontheweb
Non ci sono più i lanci di automobobili di un tempo. Come nell’ ’83, quando a Cape Canaveral si faceva il lancio della Fiat Uno.
Siamo nell’era di autoblog, non scherziamo. Ogni volta che lanciamo un’auto, la comunicazione di prodotto la inaugurano loro, ben prima della conferenza stampa. E creano un po’ d’opinione.
Se fossi una casa automobilistica, per il prossimo lancio, mi affiderei proprio ad Autoblog!
Oggi ho sentito i miei, a Napoli, e mi hanno raccontato di avere ripetuto la passeggiata che avevo fatto quest’estate, dalla collina fino al mare, puntando verso quell’azzurro intenso senza perdermi nulla delle scalette e dei vicoli che tagliando la città.
L’iPhone aveva preso immagini vivide, ma forse il merito è stato del cielo, dei muri colorati, dell’aria limpidissima, del sole a picco.
Sta di fatto che tutto è cominciato vedendo il mare da lontano, dalla collina del Vomero. Attrazione. Ho cominciato a scendere.
Il resto è da gustare su flickr
Vi sfido però a fare, con l’iPhone questa foto: è uno scorcio di mare tra due palazzi all’uscita della galleria della Funicolare Centrale. Avete un solo secondo per scattare.
Giornata lampo a Londra.
Ho visto video tavoli che trasferiscono file ai cellulari.
Il dreamstorming che si univa all’heartstorming e sorrideva al vecchio zio brainstoriming.
Un computer che si accendeva e invece era una Ferrari.
Una Fiat 500 che si accendeva e invece era un videogioco.
Gente che suonava dentro un banner (questa è vecchia, lo so, ma m’è venuta un’ispirazione adesso).
Google che mi dicono s’è invecchiato tutt’assieme. Ma magari già sta rinascendo altrove.
Un claim che me ne ricorda un altro: you dream it, we deliver it. You are, we car.
Un drivefinder-make the most of your drive che in pratica per viaggiare non ti serve più la benzina, ma la connessione a internet.
Ho visto che il 2010 sarà speciale.
Questo finesettimana è cominciato molto bene e proseguito molto meglio, grazie a una fantastica torta preparata con grande amore. Che gioia, che bellezza!
E’ tutto cominciato nel 2007, l’anno della nuova Fiat 500.
Il mio collega dell’ICT, Massimo Campolucci mi mette la pulce nell’orecchio: “Sono di Moncalieri e sono molto bravi, magari potete fare qualcosa di bello assieme”. Un paio di telefonate, un rapido incontro, lluva de ideas e poi al lavoro. Passano appena 3 settimane e la demo è già pronta. Giorgio Bernardi e Luigi Bussolino mi ricevono nel loro ufficio a 20 minuti da Mirafiori, la loro società si chiama InRete. Mi chiedono quale sia il mio programma preferito (W Radio2, Fiorello) e poi scelgo un paio di canzoni. Il tempo di prendere un caffè al bar lì sotto e poi salgo a bordo della 500 che avevo prestato loro.
Metto in moto l’auto e l’autoradio esegue i pezzi da un hard disk, collegato attraverso la porta USB del sistema Blue&Me. Fiorello comincia il suo show e nel quadro strumenti leggo il nome del file.
Cos’era successo? Attraverso il sistema Blue&Me opportunamente integrato con un device wi-fi, stavo ascoltando gli mp3 scelti poco prima. Luigi e Giorigio avevano messo la 500 in rete e applicato la prima versione di Drive Cast. Mentre bevevo il caffè, il Cinquino, collegato al server di DriveCast in wi-fi, si sincronizzava con la libreria che avevo appena creato.
Siamo partiti da una una piccola idea: riempire di contenuti freschi e scelti dall’utente il sistema Blue&Me dell’auto, in modo semplice e intuitivo. Forti dell’esperienza di vcast Luigi e Giorgio hanno realizzato il progetto con esperienza, passione ed entusiasmo supportati da un team giovane e competente, che ieri ho incontrato ancora per essere aggiornato sugli ultimi sviluppi, di cui trovate nota nel blog.
In sintesi, cos’è diventato DriveCast oggi? Un software intuitivo e gratuito, che ti consente di avere sempre con te, su pen drive USB, ma anche su TomTom, BlackBerry, iPod/iPhone e Facebook, i podcast e la musica che preferisci. Inoltre se trovi un pezzo su YouTube che vorresti riascoltare in auto di ritorno a casa, con il MultiMedia Web Recorder (sempre omaggiato da InRete) lo registri e lo invii alla tua libreria DriveCast, che si aggiorna in automatico.
Un altro aspetto molto interessante è che la libreria di Drive Cast non è una biblioteca antica! E’ Gioia Infinita, l’ultimo hit del momento, la melevisione per i tuoi bambini oppure il radio-giornale regionale che registri ogni mattina alle 7 e ascolti un’ora dopo andando al lavoro. Il termine libreria sarà corretto fino a quando non ne troveremo uno adeguato a rappresentare meglio il carattere dinamico: ogni giorno gli item si rinnovano (pensa al radio-giornale o al tuo podcast preferito), oppure l’hit della settimana scorsa viene sostituito con quello nuovo, suggeritoti da un amico su Facebook.
Mi piace anche il design di quest’applicazione: è diventata molto più user friendly e sono sicuro si diffonderà rapidamente. Ed è un progetto aperto, dunque chiunque voglia contribuire al suo sviluppo è benvenuto.
Provate DriveCast: http://drivecast.eu/mymedia/
Un ricordo del fantastico viaggio in Polonia, quest’inverno, per preparare il lancio della 500C, partendo dalla passione e dall’entusiasmo di chi la fa con le proprie mani, ogni giorno.
Questa Domenica mi sono fermato un istante. Ho rivisto rapidamente il film: inizio d’anno timido, il web di una grande azienda immersa in una crisi generale. Bonaccia. Durata poco. Ecoincentivi, 500C, Punto Evo: hanno scosso l’ambiente e tutti i progetti in cantiere hanno ripreso ritmo. Gestire tanti fronti contemporaneamente è davvero sempre la sfida più bella e ogni volta imparo a prendere le decisioni più rapidamente, delegare un po’ di più, fidarmi dell’istino o fermarmi ad analizzare bene quando necessario, atterrare nell’ufficio del capo al momento giusto (ok, forse messa così è proprio da film).
Comunque rieccomi. Con la voglia raccontare, condividere e capire le tante cose belle fatte in questi ultimi 3 mesi, come il lancio della 500C, che ancora una volta ci ha fatto innamorare tutti. Un piccolo tributo all’approccio positivo che abbiamo avuto tutti noi. Un ricordo: creatività semplice, tempo e manualità per dare vita ad una newsletter calda perché fatta a mano. Il concetto di artigianalità è tornato spesso in questi ultimi mesi.
Il collage
La newsletter
I spent last morning packaging and posting prizes for the winners of Fiat Bravo MSN competition. Fiat is involving users online since many years, in particular since May 2006, 500 days before the launch of Fiat 500. Sometimes we don’t need to establish any competition: everybody just participates to a specific project (choose an accessory…) because he/she feels to do something or to create very good ideas for the product development and for him/herself in the future. Sometimes we organise international contest to design details of a car. Other times we make a contest with other brands: in this case prizes are easier to give (I.E: a mobile phone is cheaper than a car).
I prefer spontaneous participation and today I’m very happy because our official Facebook page got more than 3’000 fans, without any adv or media spending. This means: 1) we have an interesting Brand (w0w) and 2) what we are doing to create conversation around it is working very well: Moto GP live blogging, instant pool, a wide and daily activity on the main social network.
My holidays begins today, see you in September….
Io, per fare, ho bisogno di conoscere, viaggiare, confrontarmi, togliermi ogni curiosità e chiedere a chi ne sa.
Alla tavola rotonda di venerdì scorso ho messo da parte un po’ di cose buone per il mio fare. Sono stato ospite della GGD milanese. C’erano Fiat, Ducati, Barilla e Nike che hanno confrontato strategie e approcci ai social media, trovando punti in comune, divergenze ed esperienze complementari, che andrebbero studiati assieme per poterne trarre sia reciproco vantaggio che una fotografia aggiornata sicuramente utile per il lavoro quotidiano sul 2.0, fatto di scelte e scommesse sempre nuove. Con Barilla c’è già un rapporto consolidato, ho conosciuto Andrea tre anni fa e da qualche mese fa anche Pepe e Silvia. In Ducati conosco Valentina Tolomelli e s’è creata subito empatia con Luisa Ercoli, eravamo le due aziende più simili attorno al tavolo. Nike è la realtà che più mi intriga perché, come dice Martina Zavagno, ha potenziale e grado di entropia ugaulemte alti, e per loro buttarsi nella rete sociale è una bella sfida.
Per quanto riguarda Fiat, la soddisfazione è alta, ero assieme alla collega di Alfa Romeo, Laura Pezzotta e alle sponsor interne e responsabili del progetto di Fiat on the web in Italia: Simonetta Cerruti e Giovanna Negri. Fanno piacere i riscontri positivi per il percorso che Fiat sta facendo sui social media però è vero che: 1) eravamo a casa nostra, al Fiat Open Lounge, 2) siamo ancora agli inizi, 3) c’è davvero molto da fare. Dunque scrivo anche per stimolare un po’ di critiche e consigli…
La situazione in casa mi appare questa: in Italia, abbiamo avuto un inizio che non ci aspettavamo così buono con 500 wants you, quelli che Bravo, e operazioni spot come il liveblogging da Ginevra; adesso proseguiamo con Fiat on the web: la piattaforma trasversale ai modelli, eventi, presentazioni e su diversi canali che ci consente un approccio trasparente e diretto e ci apre definitivamente alla relazione con le persone e le comunità d’opinione che altrimenti non avremmo raggiunto con la stessa semplicità e immediatezza.
Ci aspetta la sfida internazionale, imparare a stare in mezzo alla conversazione anche nei mercati dove non siamo gli attori principali.
Un’altra sfida: produciamo tantissime occasioni di coinvolgimento, ma non sappiamo sempre trarne tutti i benefici, anche quando si tratterebbe di operazioni a costo zero: ci sfugge ancora, alle volte, la conferenza stampa, l’anteprima di un prodotto di nicchia o evento locale con la possibilità di dialogo che potremmo sfruttare.
E poi c’è la velocità di risposta e la capacità di metabolizare tutti gli input utili che vengono dall’esterno: il commitment è altissimo, la voglia pure, le risorse a disposizione sono le stesse di prima.
Insomma, siamo appena agli inizi e appare chiaro che il cosidetto 2.0 bisogna: farlo, raccontarselo, fuori, dentro e tra le aziende.
La tavola rotonda di venerdì scorso, moderata da Sara, è stata un’ottima occasione per approfondire il tema. Silvio De Rossi di Blogosfere ha messo online un reportage completo di video e dettagli.
Alla prossima.